Mina - Attila (1979)


Oggi parliamo della signora Anna Maria Mazzini in arte Mina che nel 1979 ha portato in scena uno dei suoi migliori dischi con una copertina decisamene originale e sublime (ma di questo ne parlerò dopo) ovvero Attila uscito nel 1979... ma analizziamo meglio la situazione: nell'Agosto del 1978 dopo aver già diminuito drasticamente le apparizioni televisive per poi abbandonare la Tv, ha scelto di ritirarsi dalle scene dopo un ultimo concerto, scegliendo solo di farsi sentire tramite la musica.

Nel 1979 si arma con la voglia di tornare a fare musica e con l'ausilio di Massimiliano Pani (suo figlio e anche produttore e autore discografico) e riesce a confezionare un doppio album che per l'epoca era una sperimentazione musicale decisamente nuova ed innovativa. Questa tradizione discografica accompagnerà tutte le uscite di Mina da Attila del 1979 fino a Pappa Di Latte del 1995 e tutti con la dicitura volume 1 e 2. Attila (come tutti gli altri doppi album) è costituito dal primo volume che contiene inediti, mentre il secondo volume contiene interpretazioni di brani di altri artisti.

Da questo album (oltretutto commercializzato con i volumi separati) sono stati rilasciati diversi singoli che sono divenuti dei classici mazziniani nonostante l'ormai assenza di promozione dovuta al suo ritiro dalle scene. Il primo singolo pubblicato è stato Anche Un Uomo ed è stata la sigla di Lascia o Raddoppia? di Mike Bongiorno dopo 20 anni dalla sua ultima trasmissione e lui sceglie come sigla finale del programma, proprio questa canzone... e nella canzone Mina si fa portavoce degli uomini raccontando che un uomo può avere difetti e pregi ma anche un uomo può avere un'anima e mostrare sentimenti... quasi a voler mettere in guardia una ragazza che ha dubbi e che magari è innamorata di un uomo. 

Il singolo (che oltretutto diventa uno dei classici di Mina) viene pubblicato insieme a Se Il Mio Canto Sei Tu e anch'esso diventa un grande successo. L'intero progetto si muove su sonorità pop, disco e con piacevoli ballate e con testi decisamente interessanti. Per esempio in Non Tornerò affronta saggiamente la sua vita tra orgogli, ripicche e delusioni tramite immagini contemporanee e tramite un'immagine intimistica del suo amore. C'è Bonne Nuit che nonostante sia una ninna nanna, nasconde un testo tutt'altro che banale.

Troviamo anche Rock And Roll Star dove si cimenta nel rock e dove non le manda a dire ad un uomo decisamente opportunista ed egoista e Che Novità dove parla di un argomento in cui tutti più o meno si sono rivisti: usare il rapporto sessuale per risolvere i problemi di coppia come scusante per non riuscire a risolvere i numerosi conflitti. Una piccola curiosità riguarda invece il brano Anche Tu. Uno dei tecnici audio ovvero Abramo Pesatori, intervenuto per la realizzazione del progetto, ricorda la presenza in sala di incisione del responsabile dell'etichetta spagnola per garantire la pronuncia del testo in castigliano di questo brano. E qui arriva il bello: Mina, legge per ben due volte e la base musicale, e in un quarto d'ora incide il pezzo perfettamente e senza alcun aiuto... al punto che il tecnico si è chiesto a cosa fosse servito il suo aiuto.

Un'altra curiosità legata alle canzoni del disco riguarda Street Angel e la canzone faceva parte di un progetto non andato in porto, del suo lancio nel mercato statunitense tramite un intero progetto prodotto in America arrangiato da Teddy Randazzo in cui Mina avrebbe cantato (senza andare in America) per questo album. Ma tuttavia è rimasta solo questa canzone.

Ma la questione più importante riguarda la copertina: essa ha come tema l'invisibilità ed è stata firmata e realizzata da Luciano Tallarini il quale ha dovuto usare fotografie già precedentemente scattate da Mauro Balletti (storico grafico di Mina) a causa di mancanza di fotografie recenti rielaborate da Gianni Ronco. Troviamo quindi un manichino bianco e nero che la raffigura e la testa (inespressiva poichè senza pupille) viene scelta come immagine frontale. E il titolo del disco nasce proprio dall'affermazione di Mina una volta vista la copertina... infatti lei ha esclamato:"è terribile, sembra proprio Attila" e su questa esclamazione, è stato appunto scelto il titolo del disco.

La copertina vince il premio come miglior copertina discografica dell'anno e verrà esposta in seguito al museo MoMa di New York a rappresentare l'Italia nella suddetta categoria. Il disco esce nell'Ottobre del 1979 e vende più di un milione di copie diventando il suo disco più venduto insieme a MinaCelentano uscito nel 1998 ben 19 anni dopo. E inoltre risulterà essere anche il disco più venduto del 1980 raggiungendo il secondo posto nella classifica annuale.

Attila è conosciuto anzi riconosciuto come uno dei migliori album della signora Mazzini e io sono assolutamente d'accordo in primis per la copertina originale perchè non è da tutti avere una copertina italiana di un disco, esposta a New York. Poi oltre questo vi è anche il fatto che nel 1979 fare un doppio album venduto anche separatamente, è stata una scelta decisamente coraggiosa considerando le vendite e come i progetti hanno preso vita negli anni.

Io consiglio vivamente di ascoltarlo perchè aldilà della copertina, è un album molto accattivante e si sente la voglia di sentirsi libera dalle telecamere e dalle pressioni mediatiche e questa libertà la si avverte ascoltando attentamente le canzoni. Attila è da avere, ascoltare, amare e capire... perchè è un orgoglio mazziniano.

Canzoni migliori: Se Il Mio Canto Sei Tu, Anche Un Uomo, Street Angel, Che Volgarità, Un Po' Di Più, Il Vento, Rock And Roll Star, Shadow Of My Old Road, Sensazioni, Bonne Nuit, Non Tornerò, Fiore Amaro, Sei Metà, Tiger Bay, Ma Ci Pensi.




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