Vasco Rossi - Bollicine (1983)
Era il lontano 1983 quando un idolo di un'intera generazione ha pubblicato un album storico comunemente definito, come un colosso della musica italiana... e sto parlando di Bollicine di Vasco Rossi, uscito nel 1983.
Vasco Rossi era ormai sulle scene da 6 anni e agli inizi degli anni '80 si è subito confermato come un idolo per molte generazioni, come qualcuno da seguire e ammirare, guidando molti ragazzi/e che si sentivano che lui, attraverso canzoni di libertà e canzoni manifesto. E Bollicine è stato proprio un altro ennesimo viaggio in questo mondo liberale.
Ma veniamo al disco: il disco è stato realizzato a metà del 1982 dopo alcuni mesi dalla pubblicazione di Vado Al Massimo con relativa partecipazione al Festival di Sanremo del 1982. Nel corso dei mesi, il progetto ha preso forma anche grazie all'aiuto di produttori come Tullio Ferri, Guido Elmi e Maurizio Biancani.
Dopo l'esperienza sanremese dell'anno precedente, Vasco Rossi decise di riprovarci un'ultima volta con un inno generazionale conosciuto come Vita Spericolata. Questo pezzo è stato scritto insieme a Tullio Ferri e ha una storia molto curiosa: la bozza della musica e del testo, sono stati scritti proprio da Ferri nell'estate del 1982 in vista di un concerto a Cagliari, annullato per maltempo. Così Vasco Rossi rimasto nel suo camper, scrisse il pezzo... anche perché la bozza originale del pezzo era in inglese.
Nella canzone è citato soprattutto il Roxy Bar che erroneamente è stato rintracciato come un bar di Bologna, diventato un luogo di culto per i suoi ammiratori ma il bar di cui parla, è un bar del 1959 inventato da Leo Chiosso nella canzone Che Notte, enorme successo di Fred Buscaglione. Il singolo malgrado le ultime posizioni nella classifica sanremese, diventa un inno generazionale che definirà gran parte degli anni '80.
L'intero album musicalmente parlando gioca col rock che presenta ottime produzioni e diverse sfaccettature di un rock che si divide tra il rock classico e quello anche un po' più duro. Una collaborazione importante la troviamo nel brano Una Canzone Per Te, in cui Dodi Battaglia suona la chitarra elettrica... anche se nel libretto del disco, il cognome è stato scritto erroneamente ovvero Battagia.
Un singolo che invece lasciò il segno diventando un enorme tormentone estivo, è stato senza dubbio Bollicine in cui Vasco Rossi cita ripetutamente la Coca Cola quasi come fosse una pubblicità. Per alcuni anni si è parlato di una diffida da parte dell'azienda della Coca Cola che (secondo queste voci) si sarebbe sentita danneggiata dalla canzone. Tuttavia tali voci sono state categoricamente smentite, malgrado il tono sarcastico del pezzo.
I testi riflettono un po' l'immagine di quegli anni: voglia di libertà, di non sentirsi emarginati, di appartenere ad un ciclo diverso di vita rispetto alla solita routine quotidiana. Il disco divenne un gran successo sin dalla prima settimana di pubblicazione vendendo in tutto, più di 350.000 copie (compreso il disco d'oro con i nuovi dati aggiornati della FIMI) diventando un sacro manifesto della sua discografia che lo consacrerà definitivamente.
L'album nel 2012 secondo Rolling Stone Italia è stato definito come il più bel disco italiano nella lista dei 100 migliori album italiani di sempre. Onestamente io adoro Vasco Rossi e amo Bollicine, ma dubito fortemente che pur essendo un album iconico e leggendario, questo possa essere l'album più bello della musica italiana... anche perché Vasco ha poi fatto album più belli, e che meritavano sinceramente più riconoscimenti.
Non l'avrei messo in cima sicuramente, ma a prescindere Bollicine è un manifesto generazionale che andrebbe ascoltato ancora oggi dopo 40 anni per capire chi e cosa, ha rappresentato per intere generazioni... provare per credere!
Canzoni migliori: Vita Spericolata, Portatemi Dio, Bollicine, Deviazioni, Ultimo Domicilio Conosciuto, Una Canzone Per Te, Mi Piaci Perché.
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