Fuliminacci - Infinito +1 (2023)
Una delle giovani promesse del pop (ma soprattutto dell'indie) è senza dubbio Fulminacci in cui mi sono imbattuto per caso dopo anni dal suo debutto. E per caso ho scoperto che ha pubblicato da poche settimane il suo terzo album intitolato Infinito +1 che vi consiglio vivamente di ascoltare... ma perchè direte voi? Beh, ora ve lo spiego.
Con questo album si ha la conferma che i giovani talenti in Italia ci sono se solo smettessimo di fare paragoni con i decenni passati per affacciarci magari ad artisti in gamba che difficilmente notiamo... e nei suoi testi e nelle sue produzioni questo lo si nota. Il disco è impregnato di sonorità indie pop, rock, e i testi sono sottilmente pungenti decisamente tipici del genere musicale... e chi lo ascolta lo sa. I testi parlano di amore, di sentimenti inespressi, e tutti conditi con un linguaggio inizialmente non fruibile ma pian piano lo si comprende appieno.
A tal proposito Filippo (questo è il suo vero nome) di aver scelto di lavorare al disco dopo aver prodotto inizialmente una sola canzone con okgiorgio intitolata Tutto Inutile e tale brano gli ha dato sia l'ispirazione che la motivazione per fare questo progetto. Ed avendo entrambi la stessa età ed ispirati dalle faccende di vita che stavano vivendo, hanno deciso di esprimersi attraverso la musica con ironia e le sgretolezze della vita... e successivamente al disco ha preso parte anche Riccardo Zanotti, cantante dei Pinguini Tattici Nucleari con cui ha scritto l'ultimo singolo ovvero Puoi.
Le ispirazioni principali di questo progetto son da ricercare nelle influenze musicali di Filippo ovvero Daniele Silvestri e gran parte della musica anni '90.
Riguardo al titolo ha dichiarato che nasce dal tipico battibecco che si aveva da piccoli quando per vincere al numero più grande si rispondeva citando l'infinito. E la scelta ricade anche sul significato che ha voluto dare ovvero che lui ritiene la necessità dell'essere umano di costruirsi delle gabbie anche quando ha a che fare con l'indefinitezza totale. A tal proposito ha dichiarato:"Noi, come homo sapiens, troviamo difficile concepire ciò che non ha nessun tipo di limite. Ci dà quasi fastidio in realtà. È un paradosso, dal momento che lottiamo per le nostre piccole libertà, ma abbiamo un bisogno inconscio di stabilire dei limiti. Un’esigenza innata di controllare l’incontrollabile. Questo è un album che si presta a essere svelato pian piano. Durante la scrittura non ho mai smesso di fare una serie di esperimenti e desideravo vedere la reazione del pubblico."
Sempre riguardo al titolo c'è quella voglia di dare delle risposte alle classiche domande dal dove veniamo, al perchè siamo qui... quelle domande che ci attanagliano da sempre. Inoltre la ricerca dell'infinito nasce anche dal fatto che rispetto al passato, è riuscito a scrivere testi più di pancia che di testa, e che molte ballate del disco sono nate da una sua caratteristica ovvero essere cervellotico ossia che si fa molti pensieri e questo ha dato una maggiore spinta per scrivere i testi del disco. Basti pensare a brani come Puoi che sono appunto nati d'istinto.
Una delle perle del disco è senza dubbio Occhi Grigi in cui racconta una certa nostalgia per le cose che sarebbero potute essere e che non lo sono diventate e ha dichiarato che avendo lui la sindrome di Peter Pan, odia l'idea di invecchiare e morire e che con l'aiuto di Giovanni Truppi (con cui ha scritto e duettato in questo brano) è riuscito ad allontanare e superare questo concetto. E questo brano scorre piacevolmente sul concetto di trasformare i pensieri in qualcosa di non freddo.
La cosa bella di questo album è che non ha avuto alcuna pressione per riuscire a realizzarlo, dato che il tutto è arrivato con calma e naturalezza e con La Siepe ha capito che era ora di ripartire per scrivere canzoni e con questa ritrovata ispirazione, ha avuto il coraggio di cambiare e sperimentare soprattutto per non ripetersi e per affrontare una certa maturità musicale.
Il progetto è stato anticipato con diversi singoli di nicchia durante il 2023 ovvero: Tutto Inutile, Simile, Ragù, Filippo Leroy e Baciami Baciami. Io vi consiglio di ascoltare questo album e di approfondire Fulminacci anzi di conoscerlo partendo con questo album che merita molto e che vi farà conoscere un'artista molto promettente che meriterebbe decisamente più attenzione... ma chissà, mai dire mai. Per me è stata una piacevole rivelazione questo disco e se avete una mezz'oretta di tempo, fatevi del bene e ascoltatelo... provare per credere!
Canzoni migliori: Puoi, Ragù, Spacca, Occhi Grigi, Simile, La Siepe, Tutto Inutile, Così Cosà, Filippo Leroy, Baciami Baciami.
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