Mina - Bula Bula (2005)
Se c'è qualcuno che può permettersi certi lussi come quello di sfidare con ironia alcuni argomenti amorosi legati al sesso maschile, quel qualcuno è Mina. E nel 2005 ha fatto esattamente ciò che ho appena detto, e con la classe che solo lei e poche altre possono avere.
Nel 2004 era previsto un nuovo album poi spostato anche a causa dell'uscita della Platinum Collection e nel frattempo era intenta a incidere questo album. A questo progetto hanno preso parte diversi autori tra cui l'ormai fidato Massimiliano Pani, Alex Britti, Stefano Borgia e Nicolò Fragile. In queste dodici canzoni, Mina prende in giro il genere maschile parlando di tradimenti, di passioni profonde, giocando con l'ironia sfidando i clichè della musica italiana secondo cui ogni canzone sull'amore debba essere per forza profonda romantica.
Musicalmente parlando questo album è molto variegato e decisamente frizzante con sonorità pop, jazz, soul, swing, e anche un po' di musica dance. Una curiosità riguarda la traccia fantasma che è ormai un classico delle incisioni dei suoi dischi ed è una cover dance di Fever, che è stata usata come sigla di Quelli Che... Il Calcio del 2005 in cui si sentono i versi del nipote Edoardo.
Una delle gemme del disco è indubbiamente Se di Alex Britti, in cui Mina con una grande nostalgia parla del rimpianto e di qualcosa che è finita ma con mille dubbi e domande che attanagliano la sua vita. E come dimenticare anche La Fin De Vacanses in cui parla con quel senso di malinconia della precarietà e del desiderio rinnovato. Ma una chicca che forse brilla per divertimento e ironia è senza dubbio Bell'animalone. In questo pezzo, parla di un uomo possente ma abbastanza rozzo e tuttavia lei anche se cerca di portarlo sulla retta via, lui resta così com'è: ignorante e rozzo ma molto passionale... prendendo in giro lo stereotipo dell'uomo sensuale e automaticamente intelligente.
Il disco è stato così descritto:"Bula Bula è l'isola che non c'è. Un luogo dello spirito, protetto dal mare. Dunque un rifugio, lontano dai territori scoscesi del mondo e dalle sue musiche aspre, dai giornali, dalla tv. Da quell'isola ipotetica spicca il volo l'album eponimo, Bula Bula, che Mina afferma, sorniona, di aver registrato proprio là. In copertina c'è lei, irreale o surreale, vestita d'un lungo drappo come una statua antica, la lunghissima treccia legata alla proboscide d'un elefantino, sullo sfondo erba e alberi, il cielo incendiato dal tramonto".
Ma veniamo al lancio del progetto: il primo fortunatissimo singolo è stato Vai e Vai e Vai in cui nelle sonorità pop funky, parla ad un uomo che non sa scegliere tra moglie e amante e lo esorta ad andar via perchè dato che lui non sa scegliere e tantomeno prendere una posizione, preferisce vederlo andar via dato che non può ancora sopportare una situazione che rappresenta una sorta di triangolo amoroso inconsapevole per la moglie, e che quindi non è più intenzionata a sopportare questo modo di vivere e la mancanza di spina dorsale di quest'uomo. Il singolo funziona perfettamente e anticipa l'album pubblicato nello stesso mese del singolo, ovvero Gennaio.
Il pezzo che invece ha dato la svolta definitiva al disco è senza dubbio Portati Via in cui la protagonista decide di mandar via quest'uomo che le ha solo raccontato bugie e che l'ha fatta soffrire... un pezzo diciamo classico alla Mina e molto consono alla tradizione italiana musicale. Una curiosità sta nel mezzo: la voce maschile che parla per alcuni secondi nella canzone, è di suo nipote. In alcuni punti la voce è molto roca e questo dipende dal fatto che in quel periodo, Mina non stava molto bene e sappiamo che le canzoni le incide solo una volta, senza ritoccarle o rifarle. Il singolo diventa uno dei classici del suo repertorio e fa alzare le vendite del disco.
L'album uscito a Gennaio 2005, vende più di 130.000 copie diventando uno dei suoi dischi di successo anche se tuttavia, è stato abbastanza stroncato dalla critica e anche molti ammiratori hanno iniziato un po' a sottovalutarlo nonostante la presenza di ottime canzoni.
Ciò che amo di Bula Bula è quella voglia matta di ironizzare sul genere maschile e sui suoi difetti ma senza offendere e solo con la voglia di trovarci qualcosa di ironico perchè anche il genere maschile può essere vittima di ironia... e se poi quella ironia viene praticata da una leggenda come Anna Maria Mazzini in arte Mina, questo fattore direi che aiuta notevolmente.
Ascoltate Bula Bula e lasciatevi trasportare dalla signora Mazzini... ne vale la pena!
Canzoni migliori: Vai e Vai e Vai, Se, Portati Via, Bell'animalone, Fragile, Fra Mille Anni, La Fretta Nel Vestito, Dove Sarai, Sei o Non Sei, 20 Parole, La Fin Des Vacances.
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