Ivan Graziani - Pigro (1978)

Uno dei dischi italiani più belli degli anni '70 (ma in generale) è indubbiamente Pigro di Ivan Graziani che è uscito nel 1978, e che io ritengo dannatamente geniale già per la copertina. Ma scopriamo insieme questo album.

Questo progetto segue (essendo un disco concettuale) il concetto della pigrizia mentale. Esso è stato registrato presso lo studio Il Mulino di Mogol (un suo studio di registrazione) e le sonorità sono rock miste al folk. I testi del progetto hanno però delle caratteristiche molto particolari dato che trattano diversi argomenti.

Per spiegarvi alcuni argomenti, vi spiego alcuni significati. Paolina per esempio parla della solitudine affrontata dalla protagonista con lo stesso nome, Fango parla di un giovane che si macchia di un delitto (ed è stato anche ingannato dai suoi stessi complici) Pigro invece si ispira da alcuni rimproveri che vengono fatti dal padre al figlio, e dalla moglie al marito per aver sgridato il figlio. Scappo Di Casa parla (con disperazione) del rapporto morboso di una mamma con il figlio, e sceglie (dopo essere stato sottoposto ad anni di bigottismo femminile da parte della madre) di scappare, ma non riesce ad emanciparsi dato che non riesce a ripararsi come faceva da bambino.

Nelle altre canzoni si scaglia contro artisti che sotto alla superficialità del loro aspetto (Al Festival Slow Folk Di b-Milano) e parla anche di un erotomane consumatore convulsivo di porno che spia le donne durante la messa in chiesa la Domenica (Gabriele D'Annunzio) e anche di un uomo che ha tentato il furto alla Monna Lisa nel pezzo La Gioconda. Uno dei suoi classici migliori in assoluto.

Vi lascio una curiosità riguardo alle registrazioni del disco:"Le canzoni dell’album, infatti, vedono la luce in gran parte a Teramo, nella casa di famiglia dove i Graziani usavano riunirsi per l’estate. Ivan non ha mai fatto mistero in alcuni testi di essere l’elemento più particolare, per non dire la pecora nera, della sua parentela. A casa c’era soprattutto il confronto col fratello Sergio, prima studente modello e poi docente universitario in Canada."

Come si può notare, il disco parla della pigrizia mentale, delle azioni sbagliate, di crimini, delitti e tutti trattati con un forte accenno psicologico quasi a volerti mettere, in perfetta sintonia con chi sta vivendo quelle storie... Riesce a farti immedesimare in queste storie così diverse tra loro, che però riescono a mostrare un mondo psicologico decisamente forte ed avanti per il panorama musicale italiano. D'altronde Ivan Graziani non ha mai avuto peli sulla lingua, e questo album lo dimostra.

Il singolo più famoso del disco, è indubbiamente Mona Lisa che è stato così descritto:"Il brano è un rock in quattro quarti, sostenuto e caratterizzato dal basso quasi disco di Bullen e il falsetto del cantante. La storia, narrata con ironia e con una taglio cinematografico, riecheggia quella vera di Vincenzo Peruggia. Peruggia era un decoratore italiano che lavorava a Parigi e che, nel 1911, riuscì a rubare dal Louvre la Gioconda di Leonardo da Vinci. Un furto clamoroso e ben riuscito, tanto che l’opera venne recuperata solo due anni dopo. Il Peruggia, come il protagonista del pezzo di Graziani, aveva agito credendo di risarcire l’Italia dai furti di Napoleone durante le spoliazioni."

La copertina (decisamente geniale) è stata realizzata da Mario Convertino che raffigura un maiale con addosso degli occhiali con la montatura rossa (tipica di Graziani) e la copertina ha vinto il premio come miglior foto dell'anno. Oltre a mettere in risalto, la sua grandissima autoironia.

Questo album è stato infine pubblicato il 6 Febbraio 1978, ed è stato uno dei maggiori successi dell'anno, nonchè forse il suo disco più apprezzato da critica e pubblico. Inoltre Rolling Stone Italia, lo ha inserito nella lista dei 100 dischi italiani più belli di sempre, alla posizione numero 61. Inoltre è considerato come una delle pietre miliari del rock italiano, oltre che della musica italiana in sè.

Che altro devo dire? Ascoltate questo pezzo d'arte. Canzoni migliori? Tutte.