Jovanotti - Lorenzo 1994 (1994)


Lo ammetto, a me Jovanotti non ha mai fatto impazzire... Ma su una cosa non posso dire nulla: i primi dischi erano davvero ben fatti. E seppur con picchi diversi, negli anni successivi ha comunque fatto cose che spaziano tra il valido e l'accettabile. Oggi voglio parlare di Lorenzo 1994, che quest'anno ha compiuto 30 anni.

Dal 1987 Jovanotti si è fatto conoscere con canzoni che sono state sfacciate, divertenti, quasi profonde e profonde verso gli inizi degli anni '90. E man mano che pubblicava un disco, ogni volta riusciva a far crescere smisuratamente la sua popolarità. E cosa succede quando sei ormai sulla cresta dell'onda? Ovviamente cerchi di dare di più, pur essendo consapevole degli enormi rischi che si incontrano.

Per lavorare al suo sesto album, ha scelto di farsi sì aiutare da Cecchetto (che lo ha scoperto agli esordi) ma ha scelto anche di collaborare con alcuni produttori tra cui: Michele Centonze, Saturnino Celano, Renato Pareti, Franco Fasano e Luca Cersosino. Una cosa gliela devo riconoscere: sa come spaziare tra diversi generi musicali. Infatti in questo album è riuscito a spaziare tra il rap, il funk, l'hip-hop, il jazz, il pop latino.

Sebbene uno possa pensare di tutto sul suo interprete, questo disco ha canzoni che parlano di diversi argomenti e in maniera molto meno adolescenziale rispetto al passato. Nei testi si parla di speranza, amore, ricerca interiore, di affrontare a testa alta le sfide della vita con gran determinazione, e di riuscire a capire realmente chi siamo. Va detto che temi come la ricerca interiore e la voglia di scoprire se stessi, fanno parte da anni ormai del suo repertorio.

Ora direi che sia giunto il momento di passare a dei singoli storici che hanno reso questo album un pezzo di storia, e che sono diventati dei veri e propri manifesti generazionali dell'epoca. Il primo singolo è stato Penso Positivo, ed è stato pubblicato nel Novembre 1993. Il pezzo ha delle sonorità rap ed hip-hop, ed è riconosciuto come uno degli inni generazionali degli anni '90, nonchè come uno dei suoi pezzi più amati. Nel testo infatti, affronta le contraddizioni sociali, e la voglia di riuscire a pensare comunque in maniera positiva in un mondo sempre più vittima di contraddizioni, bugie e molte altre cose negative. È considerato come uno dei brani manifesto del suo repertorio.

Ditemi chi non conosce questo secondo singolo... Questo pezzo di storia degli anni '90 e della musica italiana. Sto parlando del secondo singolo ovvero Serenata Rap, che è uscito nel Gennaio 1994. Ha delle sonorità old school hip-hop, rap e funk, e nel testo fa una autentica serenata alla donna che ama, ma in maniera totalmente diversa dalle solite serenate... Avvalendosi appunto del rap, ci trasporta nel testo facendoci vivere quelle sensazioni e quelle dichiarazioni alla persona che ama. Il pezzo è diventato un manifesto di quegli anni, è uno dei suoi pezzi più amati, e il video è diventato celebre per il momento in cui mentre lui si trova su un ponteggio per lavare i vetri di un grattacielo dice alla sua amata il celebre verso:"Affacciati alla finestra amore mio." Sfido chiunque a non conoscere questo pezzo storico.

Il terzo singolo è stato pubblicato nel Giugno 1994 ed è altrettanto famoso. Sto parlando di Piove che ha delle sonorità hip-hop e rap, e parla del potere curativo della pioggia che riesce a dare vita allo spirito e alla terra, e alle persone. Anche questo singolo è uno dei suoi pezzi più famosi, ed è uno dei suoi singoli manifesto.

L'album è stato infine pubblicato il 10 Gennaio 1994, ed è stato definito dalla critica come il suo miglior album. Ha venduto complessivamente più di 600.000 copie in Italia, e ha conquistato dischi d'oro anche in Cile e Svizzera. Rolling Stone nel 2012 lo ha inserito nella lista dei 100 dischi italiani più belli di sempre alla posizione numero 5, e qui mi permetto di essere totalmente in disaccordo. Bello sì, ma non da meritare una posizione simile... Ma a parte questo, vi direi di ascoltarlo tutto da cima a fondo.

Canzoni migliori: tutte.

Commenti

  1. Jovanotti è un bravissimo autore di testi, al di là del fatto che piaccia o meno il suo genere, non è mai banale ne scontato. Ma molto innovativo

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