Prozac+ - Acido Acida (1998)
Quando un album successo, se ne parla spesso? Dipende... Non sempre purtroppo. Un esempio è Acido Acida dei Prozac+, che oggi meriterebbe più articoli anche se sono passati 26 anni. Perchè anche se un disco è già un simbolo di culto, non significa che non sia necessario parlarne ancora. Ora direi di scoprire questo pezzo di storia del punk italiano.
Il gruppo si è fatto conoscere già col primo album (ovvero Testa Plastica) e già dal 1996 ha fatto breccia per via della sua vena punk. In quegli anni chi dominava la scena punk e rock in Italia, erano diversi artisti e gruppi tra cui: Afterhours, Marlene Kuntz, Subsonica. E anche loro hanno saputo imporsi.
Per la produzione hanno deciso di pensarci solo loro stessi, e hanno puntato su sonorità punk, pop punk e punk rock. Il disco in se, parla degli effetti dell'acido, della tossicodipendenza, delle relazioni fallite, di persone che sfruttano altre persone solo per soldi, più diversi sfoghi sulle ingiustizie e su tutte le cose negative che si riversano nel mondo.
La copertina è giù una forma di protesta diciamo. Sbatte in faccia rifiuti e desolazione, e tutto ciò che è relativamente triste tra cui:merce avariata, gomme abbandonate, discariche abusive. Suona come un manifesto di sfogo, di rabbia, di voler esprimere profonde sensazioni di disagio... Insomma, un disco controcorrente accompagnato da sonorità dure che da sempre, servono ad esprimere il concetto al meglio.
Volete un esempio? Ecco i significati dei testi:"Per il resto il tema dei testi spazia da Piove, che analizza la malinconia, a Colla, che vorrebbe aggiustare gli errori combinati in passato, passando per Ringraziati, che parla di una relazione sentimentale finita. ICS è un individuo che mentre dorme aggiusta le cose ingiuste del mondo; GM (che è anche l'abbreviazione del nome del chitarrista Gian Maria) parla di un ragazzo che è disposto ad annullarsi per l'amore della sua vita, mentre Fenomeno analizza le persone che sfruttano altri per far soldi, chiudendo con Betty tossica, una ragazza tossicodipendente che non è realmente intenzionata a smettere di assumere eroina."
Per convincervi a pieno, vi lascio delle descrizioni perfette:"In “Acido Acida” non ci sono lanci di slogan politici o alzate di barricate, anzi, l’intero programma non si discosta mai dalla melodia facile, dalla strofa sghemba e da quegli inni provocatori che con fare cinico mostrano la faccia nascosta dietro la maschera del benessere. “Acida” mette in luce lo stato d’animo di chi la felicità riesce a trovarla solo tramite l’uso di pastiglie, prendendo la traiettoria della sfrontata leggerezza. Si riesce così a spingere in velocità le storie tristi di “Colla”, quella utilizzata per mettere insieme i cocci di una vita, e la superficiale follia di “Ho raccontato che”. Una bizzarra divergenza tra furore punk e orecchiabilità pop che si manifesta con spiazzante disinvoltura, in “Prato” come in “Quore” e “Baby”: crudi e diretti, ma anche edulcorati e sbarazzini al punto da essere accessibili alle masse in una sequenza di favole nere confezionate in una grafica luccicosa e allegramente pop.
Poche le variazioni sul tema: in "Ics" i ritmi si fanno più lenti, mentre in “GM”, esposizione di un umano annullamento, e nella latente disperazione di “Betty tossica” la Poles cede il microfono all’unico uomo del gruppo, spezzando così una catena di brani fin troppo omogenea. Le immancabili bonus che arricchiscono l’edizione in cd - la versione in vinile invece ripropone la sola scaletta originale - presentano “Sognare”, originariamente presente solo nel picture disc del 1998 e la cover di “What do I get” dei Buzzcocks pubblicata in origine come lato b del singolo “Baby”. Di una seconda cover, invece, la “Boys don’t cry” dei Cure, inserita nel singolo di “Acida”, si sono perse purtroppo le tracce. A completare il quadro, infine, la riedizione è espansa con le versioni inglesi di “Acida”, “Ics”, “GM” e “Colla”. Acido Acida” non è un album di grande struttura, eppure, senza esigere granché nella sua sostanza, ha una capacità quasi unica di muoversi in equilibrio sul confine che divide i poli opposti della parodia e della serietà, cogliendo al meglio lo spirito contraddittorio del proprio tempo."
Il primo singolo che ha ufficialmente anticipato il disco, è stato Acida che è stato pubblicato nel Giugno 1998. Ha delle sonorità punk rock, ed il testo parla di una ragazza che ha assunto un acido, che la porta a fare un viaggio psichedelico. Si era parlato anche di un inno alle droghe sintetiche, ma questa tesi è stata assolutamente smentita dal gruppo stesso. Il singolo è stato un vero e proprio tormentone (soprattutto nelle radio e anche grazie al suo video) ed è uno dei maggiori successi degli anni '90, nonchè il loro maggior successo. È uno dei maggiori simboli degli anni '90... Sfido chiunque a non conoscere sto pezzo anche dopo 26 anni.
Riguardo alle accuse sulle droghe sintetiche, hanno aggiunto:"No. Siamo i cronisti delle urgenze e dei costumi delle giovani generazioni metropolitane. I fotografi della situazione. Quelli che leggono nei nostri testi l' incitamento a drogarsi non capiscono cosa diciamo. Noi raccontiamo delle cose, non siamo mai pro o contro. Siamo un telegiornale,la Cnn dell' immaginario collettivo, giovane e non. E poi basta sentire "Niki" nel primo album Testaplastica.
GM è stato pubblicato come secondo singolo alcuni mesi dopo, e ha delle sonorità pop punk e punk rock. Nel testo si parla di un amore quasi disperato, in cui il protagonista comunica alla sua amata tutte le cose che farebbe per lei.
Colla è stato pubblicato come terzo ed ultimo singolo, nel 1998. Ha delle sonorità pop punk e punk rock. Il testo parla della volontà della cantante di avere una sorta di colla, per riuscire ad aggiustare e correggere tutti gli errori commessi in passato, anche se c'è un velato doppio senso legato alla cocaina.
Il disco è stato infine pubblicato il 15 Giugno 1998, ed è stato accolto più che positivamente dalla critica. Ha venduto complessivamente più di 175.000 copie, ed è il loro maggior successo discografico che lo ha reso a tutti gli effetti un disco di culto. Nel 2012 infatti, Rolling Stone Italia lo ha inserito alla posizione 98 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre. Dato che si tratta di un pezzo di storia, vi consiglio di ascoltarlo assolutamente da cima a fondo... Fatevi un po' di cultura!

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