Anni '70 - La Mia Classifica (Italiana) (Parte 1)
Eccoci qui con l'ultima parte di queste classifiche che ormai vanno avanti da 5 mesi... Come sapete quella sugli anni '70 sarà ufficialmente l'ultima. Quella sugli anni '60 volendo potrei lasciarla per un eventuale futuro... Chissà, perciò non prometto nulla. Comunque iniziamo la classifica legata ai dischi italiani anni '70!!!
1. Lucio Battisti - Il Mio Canto Libero (1972)
Se questo disco non fosse mai esistito, la musica italiana non sarebbe mai cambiata al 100%. Perché questo album a mio avviso, è quello che ha davvero contributo (più di tutti) al cambiamento musicale italiano. Battisti è sempre stato un genio fuori dal comune, e questo suo magnum opus lo dimostra. Cosa c'è da aggiungere? Basta il titolo a parlare.
2. Lucio Dalla - Dalla (1979)
Lucio Dalla... Immenso! Non scopro l'acqua calda dicendolo, ma fa sempre bene ricordarlo. 46 anni fa è uscito quello che a parer mio, è il suo album più bello... L'omonimo appunto. Dalla ha sempre avuto una gran passione per la musica jazz (e si sente) ma non ha mai disdegnato incursioni in ogni genere musicale. Dalla è un esempio perfetto di grande cantautorato... E infatti in breve tempo è diventato uno dei classici della musica italiana. Non c'è solo Anna e Marco, o L'anno Che Verrà... C'è molto ma molto di più. Onore a Dalla per aver realizzato uno dei migliori dischi italiani di sempre.
3. Ornella Vanoni, Toquinho, Vinicius De Moraes - La Voglia, La Pazzia, L'incoscienza, L'allegria (1976)
Il capolavoro di Ornella Vanoni... Almeno per me. Ornella Vanoni grazie all'aiuto di Toquinho e Vinicius De Moraes, ha saputo fare un'eccellente rilettura di canzoni brasiliane in genere samba (genere a cui la Vanoni è sempre stata legata) ed è stato interamente registrato in presa diretta. Il disco è diventato un classico ed è stato acclamato universalmente (e menomale direi) ed è noto per essere come uno dei dischi che ha colorato la musica italiana... Infatti è presente addirittura nella classifica dei 100 migliori dischi italiani di sempre. La Vanoni ha realizzato questa perla, che va studiata a scuola di musica.
4. Francesco De Gregori - Rimmel (1975)
Sempre restando in tema di magnum opus, questo è quello del grandissimo De Gregori. Rimmel ancora oggi dopo 50 anni fa sempre piacere all'anima, e c'è quello che si può definire come il picco cantautorale di questo grandissimo artista. Rimmel è sia un disco d'amore, ma anche di denuncia e riflessioni... Come per esempio Pablo in cui parla di un lavoratore spagnolo emigrato in Svizzera che purtroppo è morto. Rimmel è stata una manna dal cielo per la musica italiana... Dopo 50 anni lo è ancora.
5. Loredana Bertè - Bandabertè (1979)
Mi sarei mai potuto dimenticare della Loredana nazionale? Ovviamente no. Lo so che esistono i precedenti album anni '70, ma della sua discografia di quel decennio, io preferisco questo. Lei e Fossati insieme a Lavezzi, hanno sempre scritto delle perle... E vi ricordo che se in Italia è stato sdoganato il reggae, beh è merito suo... Grazie a E La Luna Bussò. Perché dopo aver sviluppato un'ossessione per Bob Marley, ha deciso di avere una canzone tutta sua con quel genere. Comunque, l'album è da sempre uno dei suoi manifesti musicali... E una canzone in particolare lo è: Dedicato. Oltre ad essere la mia preferita di Loredana Bertè, è anche una delle più belle degli anni '70. Sfacciata come la sua interprete, questa canzone è diventata un manifesto. Ma anche Robin Hood, Prendi Tra Le Mani La Testa... È tutto così dannatamente bello! C'è il rock, c'è Ivano Fossati che ha scritto perle, c'è tutta l'essenza di Loredana Bertè anni '70 in questo gran disco... E basta!
6. Fabrizio De Andrè - Non Al Denaro, Né All'amore, Né Al Cielo (1971)
Il grandissimo Faber... Il solo e unico De Andrè. Non è così facile stabilire un disco preferito tra quelli che ha fatto, e chi li ha ascoltati sa benissimo che è così. Eppure questo album almeno per me, ci è riuscito. Uno dei migliori dischi della musica italiana, ma a parer mio è il suo miglior album. De Andrè non si discute, si apprezza e si capisce. E se qualcuno non è ancora convinto, provate ad ascoltare i suoi dischi... Capirete cosa intendo dire.
7. Mina - Attila (1979)
Mina... La grande Mina. Un anno dopo dal suo ufficiale ritiro, ha iniziato ad incidere doppi album... Cosa che ha fatto per ben 16 anni. Attila è il più bello tra questi doppi album, e questo è un dato di fatto tra coloro che hanno sempre ascoltato i suoi album. La copertina per esempio, è una delle più belle della musica italiana... Talmente importante ed iconica, che è stata inserita al MoMa di New York. Attila ci fa capire l'amore di Mina per la musica, per la sperimentazione... Ci fa capire che Mina è inimitabile. E infatti dopo 46 anni, questo album è ancora un gran pezzo di storia.
8. Antonello Venditti - Sotto Il Segno Dei Pesci (1978)
Mettiamo da parte le ultime polemiche su Venditti, perchè a prescindere da ciò che ha detto e fatto, lui è comunque un colosso della musica italiana. Comunque... Se dici:"album di Venditti più bello" pensi o a questo, o a Cuore. Io onestamente, preferisco questo qui. Sotto Il Segno Dei Pesci, è il suo disco più celebre, ed è diventato il classico di Venditti più celebre di tutta la sua discografia... A cui poi se ne sono aggiunti altri in futuro. Suvvia... Chi non l'ha mai ascoltato? Chi non l'ha mai amato o addirittura chi non ha mai conosciuto una delle canzoni? Impossibile! Questo album è stato essenziale per la carriera di Venditti, perchè gli ha permesso ufficialmente di affermarsi nell'Olimpo della musica italiana. Vabbè ma a prescindere da tutto, questo album è davvero un pezzo di storia.
9. Franco Battiato - L'era Del Cinghiale Bianco (1979)
Anche se Battiato non ha mai amato il termine Maestro (sì, con la M maiuscola perchè è così) noi sappiamo che meritava (e merita) quel titolo. Battiato non suonava come nulla di ciò che c'era in giro nella musica italiana in quegli anni, perchè è sempre stato in grado di portare una ventata di rivoluzione e di musica sperimentale. I suoi testi filosofici sono stati spesso anche pungenti, e hanno sempre centrato il bersaglio. L'era Del Cinghiale Bianco, è il suo punto massimo degli anni '70... Lo si considera come l'antesignano di La Voce Del Padrone. È un album corto (come tutti quelli di Battiato) ma proprio come tutti gli altri ha un grosso pregio: c'è qualità e non quantità. Battiato è sempre stato un folle genio... E questo album (come tutti gli altri) non può smentire quanto ho appena detto.
10. Gianna Nannini - America (1976)
Negli anni '70, è arrivata una grande rockstar a far parlare molto di sé: Gianna Nannini. La Gianna nazionale è sempre stata portata per il rock, e infatti è una delle nostre artiste più famose all'estero... Soprattutto in Germania dove è ancora molto conosciuta. Comunque, nel 1976, ha suscitato molte polemiche con una canzone che è passata alla storia: America. Essa è un inno alla masturbazione femminile, e il disco mostra in copertina, la statua della libertà con un vibratore a stelle e strisce in mano... E lo scandalo c'è stato! E non è stato nemmeno piccolo! Il disco si rifà alle grandi opere del rock internazionale, e ci ha messo dentro del sano rock italiano. Con America è iniziata la consacrazione definitiva di Gianna Nannini, e Il rock italiano può solo ringraziare.
Bene, la prima parte è ufficialmente andata... Ora vi aspetto domani per la seconda e penultima parte!!!
A domani!!!
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