Gli album italiani sperimentali (parte 3)


Eccomi qui... Eccomi qui con la terza (e penultima) parte di questa rubrica interessante che spero possa zittire voci insulse sulla musica italiana. Bene, iniziamo!


Ivan Graziani - Pigro (1978)

Bisognerebbe (e lo dico senza problemi) parlare maggiormente di Ivan Graziani... Non se ne parla spesso e onestamente non capisco perché. Comunque, sappiamo tutti che il suo punto massimo (almeno per quello che ho ascoltato) è Pigro. L'album è stata un'evoluzione nella musica rock italiana, ed è stato importante per molti artisti che da quel momento in poi hanno sperimentato questo genere. Pigro è un concentrato riuscito di cantautorato, rock, hard rock e soprattutto è stato un disco controcorrente soprattutto in quegli anni. Non a caso è stato spesso citato come uno dei dischi italiani più importanti e più rivoluzionari... E sì, lo è. E se non siete convinti, ascoltatelo.


Donatella Rettore - Kamikaze Rock 'N' Roll Suicide (1982)

Il punk italiano... Un grande genere musicale che anche da noi (seppur con certe critiche) ha comunque avuto successo. Un'icona di tale genere e una delle più grandi esponenti di questo genere (indubbiamente, a prescindere da tutto) è sempre stata Donatella Rettore. Diciamo che nel 1982 creare un album che parla di suicidio (ispirato alla filosofia giapponese) è stato un vero e proprio azzardo... Non è un argomento facile o comunque non da classifica. Eppure il disco è diventato comunque uno dei dischi più importanti e rivoluzionari della musica italiana. Donatella Rettore ha piegato il punk al suo volere, e ne ha fatto poesia. Il disco è considerato come uno di quelli che ha riportato al successo il punk in Italia, e l'ha riconfermata come icona negli anni '80. Questo album è iconico... È un gran pezzo di rivoluzione artistica.

Loredana Bertè - T.I.R (1977)

Loredana Bertè... Che c'è da aggiungere? Il nome parla al posto suo. E tra i dischi della Bertè c'è un disco in particolare, che è considerato come il suo disco probabilmente più sperimentale... T.I.R che è uscito nel 1977. Sperimentale ma perché? Per i testi innanzitutto... Loredana Bertè è famosa per una cosa in particolare: non ha mai avuto peli sulla lingua. E nel disco si è espressa con forza sull'emancipazione femminile, la famiglia, la voglia di indipendenza che in quegli anni erano argomenti che facevano storcere il naso. Anche le sonorità rock sono più sperimentali rispetto ai dischi precedenti, e infatti è considerato come il punto di svolta degli anni '70 della sua carriera. Anche se Fiabe è stata trasmessa moltissimo in radio, essa non è stata inclusa nel disco e nonostante la promozione (tra cui uno speciale intitolato Un Viaggio In Tir) il disco è stato un successo medio... Nonostante le ottime premesse. Ma comunque è considerato come un album assolutamente importante.

A presto con l'ultima parte!

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