Pooh - Parsifal (1973)


50 anni fa i Pooh si son fatti strada nel rock italiano (soprattutto progressivo) pubblicando uno dei migliori lavori dell'anno, e uno dei loro migliori album di sempre della loro discografia: Parsifal. Parsifal si avvale della voglia dei Pooh di voler cambiare genere musicale rispetto ai dischi precedenti (mantenendo sempre il loro stile rock misto a melodia italiana) ma con un'aggiunta di maturità e potenza, creando un vero gioiellino.

Ma la maturità non si limita solo alle musiche ma soprattutto ai testi che rispetto a quelli tardo-adolescenziali dei precedenti dischi, parlano di argomenti più maturi tra perdite, amore, e fatti più crudi come per esempio la canzone omonima che narra del personaggio wagneriano del Cavaliere del Graal che per redimere l'umanità da peccati e guerre, scelse di sacrificarsi per inseguire tale scopo.

La musicalità a ritmo di parti strumentali ricche di batteria e assoli di chitarra, offre uno dei brani migliori del progetto e tale brano è stato prodotto (a livello di chitarre elettriche) da Dody Battaglia. Inizialmente il brano era previsto come colonna sonora ma il progetto fu scartato e decisero di ampliare il brano Contrasto (inserito nel disco) rispetto al provino originale del 1969. 

L'album contiene un brano d'apertura che viaggia sempre su tematiche crude ovvero L'anno, Il Posto, L'ora il quale narra di un pilota che si accorge che il suo aereo sta per schiantarsi e i Pooh (cantando a turno nel brano) cantano questo brano immedesimandosi nel pilota il quale pensa alla sua vita, a sua moglie e a ciò che ormai sta inevitabilmente per succedere... tuttavia anche se questo album è stato registrato dopo l'abbandono di Riccardo Fogli, nelle prime versioni di questo brano tuttavia c'è anche la sua parte vocale.

Di questo brano esiste una versione dal vivo del 1972 in cui le strofe sono cantate in parte da Riccardo Fogli al posto di Canzian con strofe completamente diverse. Il ritornello per esempio ripete continuamente "yesterday is gone". Era prevista l'idea di inserire nel disco Lettera De Marienbad ma dato che non c'era abbastanza spazio, si decise di usarla come semplice lato B del singolo Io e Te Per Gli Altri.

La copertina del disco è ispirata in gran parte alla locandina Parsifal di Wagner e nel disco i Pooh sono travestiti da personaggi medievali con i costumi dell'epoca. Il disco diventa immediatamente un successo della loro discografia, consacrando i Pooh ancora una volta negli anni '70 e pensate che nel 2012 Rolling Stone Italia l'ha inserito alla posizione numero 58 dei migliori dischi italiani... e le vendite ammontano a più di 400.000 copie. Tracce migliori? L'anno, Il Posto, L'ora, La Locanda, Lei e Lei, Infiniti Noi, Parsifal ,Io e Te Per Altri Giorni.

Vi lascio una nota all'interno del libricino del disco che narra un p0' il progetto: Dall’alba antica delle mitologie fino alle più tragiche avventure individuali del nostro secolo, l’uomo ha inseguito i Miti e gli Dei, per identificarsi ed integrarsi ad essi. Ma non vogliamo ignorare l’altra sottile, spesso oscura odissea dell’uomo alla ricerca quotidiana di se stesso, nei valori minimi, nella poesia degli attimi sfuggenti, nell’esplorazione ingenua dei sentimenti. All’ombra delle Grandi Parole e dei Grandi Simboli, candidamente ognuno protegge ricordi, emozioni, una dolcezza inconfessata che può riscattare dall’inerzia violenta della solitudine.

Al filtro universale dell’amore, nei cui aspetti ogni cosa umana si può identificare, abbiamo ancora una volta voluto far passare il nostro discorso più naturale e che ci compete, di musica e poesia. Fra le nostre piccole storie consuete e inconsuete, una ne abbiamo isolata, che vogliamo sia il simbolo e il commento migliore di questa nostra ultima fatica. C’è un Eroe, Parsifal, un predestinato al Mito.

La sua natura intatta è l’abito sacro che deve farne il superuomo, braccio violento di Dio. Ma è la sua natura intatta e sognante che viene fecondata dalla vita, dalle stagioni, dall’amore. Ed egli si riconosce si, ma uomo di breve ma completa vita terrena, e si ferma, là dove ha incontrato la realtà di se stesso. Questo è l’uomo, questi siamo noi, e ognuno che vorrà per un attimo pensarci su…".







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