Lucio Battisti - 25 anni senza il re della musica italiana.

 

Era il 9 settembre del 1998 quando all'età di 55 anni ci ha lasciati Lucio Battisti dopo una serie di interventi e battaglie, contro un male che lo aveva colpito alla fine di agosto. Da quel momento la musica italiana è rimasta orfana del suo legittimo sovrano che per più di 30 anni (ora son molti di più) ha dettato legge nella musica italiana. Ma chi era davvero Lucio Battisti? Cerchiamo di ripercorrere per gradi (senza dilungarsi troppo) sulla carriera di questo unico re. Durante l'infanzia ebbe il suo primo incontro con la musica tramite la chitarra che gli venne regalata dai suoi genitori dopo che essi si sono trasferiti nella frazione Vasche del Comune Di Sant'Angelo e da allora, ha capito esattamente cosa voleva poi fare da grande. 

Alla fine riuscì a farsi notare dalla casa discografica Ricordi la quale lo siglò con un vero e proprio contratto discografico con cui finalmente poteva coronare il suo sogno... e fu proprio in quel momento che il caro Battisti conobbe Mogol che grazie a lui ha firmato una delle pagine più belle della musica italiana. Dopo un debutto a Sanremo 1966 con Adesso Sì seguì successivamente il primo 45 giri: Dolce Di Giorno/Per Una Lira che pur con modesto successo, furono apprezzati per le loro scritture e le melodie all'epoca innovative. Ma alla fine degli anni '60 il fenomeno Battisti esplose definitivamente tra canzoni come Un'avventura  e 29 Settembre lo fanno entrare ufficialmente nell'Olimpo della musica italiana.

Dopo un addio definitivo alle tournée italiane nel 1970 (stesso anno in cui con Emozioni ha creato la sua immagine più iconica tra i suoi dischi introducendo le sue canzoni tra il linguaggio comune italiano) in questo decennio tra collaborazioni e duetti vari (con Mina nel 1972 dal vivo) in quel decennio ha cambiato pelle tante volte da sembrare irriconoscibile. Il Mio Canto Libero ha letteralmente rivoluzionato la musica italiana regalandogli ancora una volta la corona di re della musica italiana mentre negli anni successivi tra incursioni prog-rock, musiche latine (Bossa Nova) e altri successi come Si Viaggiare, Ancora Tu, ecc, approda nel 1978 con la disco-music producendo Una Donna Per Amico e in quegli anni ormai, si faceva vedere sempre meno. Ma arrivano gli anni '80 dove dopo l'ultimo album con Mogol (Una Giornata Uggiosa) decide di interrompere il sodalizio artistico, e si ritira dalle scene continuando però a incidere dischi... e anche questo capolavoro fa centro. E tutto questo dopo esser riuscito senza interruzioni a introdurre canzoni divenute classici... basti pensare che la frase "lo scopriremo solo vivendo" è ormai una frase comune della lingua italiana.

Dal 1982 al 1994 ha collaborato sia con sua moglie Grazia Letizia Veronese, che con Marco Panella producendo dischi decisamente all'avanguardia, in cui sperimentava musica pop, dance, funky, R&B e nonostante fossero sperimentali e all'avanguardia, non furono molto capiti e apprezzati dal pubblico al punto che con Hegel del 1994, ci fu un piccolo crollo... ma nonostante questo crollo è riuscito comunque ad osare, ad infischiarsene delle vendite (anche se ormai non si faceva più vedere) puntando su generi diversi e su testi forse meno immediati se pensiamo alle melodie scritte con Mogol. Ma purtroppo dopo Hegel del 1994 non ha potuto regalarci altri album anche se era previsto H2O con Mina e Celentano (poi diventato solo Mina Celentano) e dopo 4 anni dal disco, è morto il 9 settembre 1998. 

Lucio Battisti non era certamente il miglior cantante italiano (anche perchè vocalmente ogni tanto prendeva qualche stecca) ma riusciva a trasmettere emozioni pur non essendo una cima  a livello vocale e con Mogol è riuscito a scrivere una delle pagine più belle della musica italiana, entrando prepotentemente (e meritatamente) nella musica. Poi con Panella ci ha fatto capire che poteva anche osare e non curarsi di cosa avrebbe pensato la gente e secondo me ha fatto benissimo! Che piaccia o no, il trono della musica italiana è suo... e nessuno può competere con lui. Ha dato il calcio d'inizio alla rivoluzione della musica italiana tra album latini, disco, rock, funk, senza mai far dimenticare chi ha sempre comandato.

E dopo 25 anni dalla sua scomparsa lui è onnipresente sia nei discorsi che nella musica perchè le leggende non possono morire.. e lui non è mai realmente scomparso.

Anche se è scomparso da 25 anni, lunga vita al re!!!!!









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