Katy Perry - Smile (2020)


Oggi mi concedo il lusso di parlare di un album che non è un capolavoro o disco memorabile, ma che non è nemmeno da buttare. Siamo nel 2020 e nonostante la pandemia, la musica non è mai stata fermata e tra i tanti artisti che hanno pubblicato dischi, c'è stata anche Katy Perry con Smile. Smile è ben lontano dai fasti precedenti della Perry ma sembra anche (ironicamente) un misto dei suoi primi album inserito in questo progetto come una playlist.

Il disco è puramente pop ma come ben sappiamo, non è stato proprio previsto dato che dopo la fine del Witness Tour nel 2018, aveva scelto di prendersi un lungo periodo di pausa per ricaricare le batterie. Ma curiosamente nel 2019 ha rotto il silenzio pubblicando Never Really Over che musicalmente, richiama i successi pop che abbiamo sempre amato e che ricorda i suoi precedenti pezzi.

Il pezzo (per cui non era previsto un album) ha un ottimo successo a livello mondiale, facendo pensare ad un futuro album... ma per il resto del 2019 non è stata fatta parola a riguardo. Ma nell'autunno 2019 con la pubblicazione di Harleys In Hawaii, si scopre che stava scegliendo di pubblicare singoli a caso, senza un relativo album, solo per regalare qualcosa ai suoi sostenitori. Tuttavia questo pezzo esploderà solo 2-3 anni più tardi grazie a TikTok e come si dice, meglio tardi che mai.

Ma il 2020 inizia nel migliore dei modi per lei: attraverso Never Worn White annuncia la sua gravidanza e, con sorpresa dei fans, conferma un disco previsto per l'estate e relativo singolo pubblicato, non sarebbe stato il primo. Rivela anche di aver progettato tutto per il 2020: bambino e album. Nel corso dei mesi si alternavano voci sulla pubblicazione del singolo finchè a maggio, è uscito il primo singolo ufficiale Daisies che passa un po' in sordina nonostante la promozione massiccia (e nonostante il covid) ma comunque il progetto resta stabile per l'estate.

Il disco esce ad agosto pochi giorni dopo il parto, e presenta una Katy Perry che ha voglia di ballare per superare il dolore (ricordiamoci il periodo nero dopo Witness) e nella canzone omonima, ammette di aver finalmente ritrovato il suo sorriso dopo anni di depressione, e di averlo scritto proprio in quei momenti. Nel disco parla di amore, maternità, resilienza, voglia di affidarsi al destino, recuperare il sorriso, vivere la vita, e soprattutto che non bisogna farsi abbattere.

Il progetto suona più come una raccolta di successi più che un album di inediti, ma visto il 2020 e visti i suoi successi, poteva anche permetterselo. Ma troviamo anche serietà in Only Love dove parla di un tentativo di suicidio che lei stessa aveva pensato e tentato anni prima. In What Makes a Woman parla di ciò che rende una donna, una donna e l'ha dedicata a sua figlia Daisy Dove Bloom. 

L'album per una mezz'oretta abbondante suona fresco e giocoso e dopo tutto quello che è successo nel 2020, tutto sommato ci stava benissimo. Katy Perry ha capito che era ora di divertirsi, di mostrare anche un lato diverso dal solito, e il servizio fotografico a tema pagliaccio era stato fatto mesi prima... e sottolinea il fatto che lei intrattiene il pubblico come fanno i pagliacci, ma che dietro le risate e le storie, c'è un essere umano che prova sofferenze e che vive la vita di tutti i giorni come ogni altra persona.

Non è eccelso, ma sa essere gradevole... ma indubbiamente parlando, ha fatto di meglio. Oggi mi son concesso qualcosa di non memorabile perchè nella vita non esistono solo i capolavori.

Canzoni migliori: Never Really Over, Teary Eyes, Cry About It Later, Not The End Of The World, Tucked, Harleys In Hawaii, What Makes a Woman, Only Love.

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