Franco Battiato - Patriots (1980)


Qui c'è un rischio enorme che sono ben conscio di correre ma dopotutto il mio blog è anche questo. Stasera parlo del maestro della musica italiana (insieme a Battisti e molti altri) ovvero Franco Battiato e del suo Patriots che è uno dei migliori album di sempre della musica italiana. Questo progetto è stato lanciato un anno dopo L'Era Del Cinghiale Bianco, che ha dato vita alla trilogia pop sperimentale con cui il caro maestro, ha iniziato a farsi conoscere in maniera più massiccia dal pubblico italiano, nonostante avesse già pubblicato altri dischi sperimentali.

Tuttavia la pubblicazione del disco precedente con risvolti molto radiofonici, Patriots è stato accolto in maniera molto tiepida rispetto al suo precedente lavoro anche perchè Battiato ha pubblicato un album così potente in mezzo a dischi magari non sperimentali ma che comunque in quegli anni andavano alla grande... quindi diciamo che non fu capito alla perfezione. 

Il disco si muove tra sonorità pop, rock, new wave senza dimenticare lo stile unico dei suoi testi dove qui troviamo vette ironiche, giocose, politiche ma il tutto è compensato anzi è realizzato in maniera eccelsa che d'altronde è sempre stato uno dei suoi marchi di fabbrica: l'ironia dissacrante, la serietà, e quel tocco di denuncia sociale che da sempre lo ha reso unico. Tra tutte spicca la canzone quasi omonima ovvero Up Patriots To Arm, che se la si ascolta attentamente, suona come la mamma di Bandiera Bianca del disco successivo e che su una base piena di sintetizzatori, lancia mazzate politiche riferite alla musica, al relativismo dell'Est.

Troviamo anche Le Aquile il cui testo è tratto dal volume Statue D'Acqua di Fleur Jaeggy mentre vi è anche un'insolita novità per il suo repertorio: troviamo una canzone Arabian Song in cui per la prima volta si cimenta nel canto della lingua araba, e non mancano le citazioni a Leopardi, Pascoli, Carducci nella canzone Frammenti. Segnalo anche Passaggi a Livello dove grazie alla sua scrittura complessa e colta contiene tra la seconda e la terza strofa, una citazione in francese tratta dal volume III dell'opera Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. 

Ma la vera perla è uno dei pezzi più amati di Battiato: Prospettiva Nevski che inizialmente passò inosservato ma verrà poi successivamente rivalutato. Qui parla di un giovane di San Pietroburgo a cavallo della Rivoluzione, fra i balletti di Nijinsky, Stravinsky, il gelo, le Guardie Rosse, l’università, gli amori. In questa fotografia musicale un po' triste e malinconica, c'è questo giovane che riflette sul senso della vita e sulla sua ricerca interiore. E tornando a Up Patriots To Arm: all'inizio del suddetto pezzo, vi è un breve parlato in lingua araba in cui dice:"Ogni giorno guardiamo le cose insignificanti, guardo tutto e tutto il mondo che vive di speranza, e non vivo”. La musica utilizzata in questo passaggio è un frammento dell'ouverture del Tannhäuser di Richard Wagner.

Il disco è entrato in classifica al trentesimo posto ed è rimasto tra i primi 50 per 4 mesi. Ma il titolo iniziale tuttavia non è quello che conosciamo, bensì I Telegrafi Del Martedì Grasso. E ora vorrei dire la mia: Patriots è una di quelle velleità, di quei progetti che artisti del calibro di Battiato potevano permettersi, pur sapendo lui stesso che forse non sarebbe stato propriamente capito al momento della sua pubblicazione, ma fortunatamente nel tempo ha avuto la sua rivincita. Patriots è uno dei dischi più belli non solo del maestro ma anche della musica italiana perchè ha saputo distinguersi per sperimentazione che come ben sappiamo, ha sempre caratterizzato la sua carriera. Qui il suo stile a livello musicale e testuale è assolutamente riconoscibile e si sente che è un disco che poteva fare solo lui... poche storie su questo.

A mio avviso, questo album occupa la mia top 3 di Battiato anche se il mio cuore è stato totalmente rapito da La Voce Del Padrone. Anche se riguardo ai giudizi su questo album, ho dimenticato di dire che è stato definito come breve ma intenso.... sì son d'accordo, ma sinceramente avrei aggiunto altro. Capolavoro da ascoltare, riascoltare e ripassare a memoria.

Canzoni migliori: Prospettiva Nevski, Le Aquile, Frammenti, Passaggio a Livello, Venezia-Istanbul.

Commenti

Post popolari in questo blog

Raffaella Carrà - Applauso (1979)

Rihanna - Good Girl Gone Bad (2007)

Bruno Mars - Doo-Woops & Hooligans (2010)