Lucio Battisti - Anima Latina (1974)

Negli anni '70 la musica italiana non era così estranea alle complessità musicali ma va detto che in pochi avevano il coraggio di uscire da una specie di bolla di protezione per osare veramente. Ma se Lucio Battisti con Anima Latina che è uscito 50 anni fa ci ha insegnato qualcosa, è che se davvero vuoi rischiare, lo puoi fare, a patto che tu sia consapevole che ciò che fai, deve piacere in primis a te stesso... E che bisogna uscire anche dalle solite convenzioni musicali.

Ma cerchiamo di capire cos'ha spinto il Re a realizzare questo capolavoro concettuale e musicale, per capire al meglio il suo immenso intelletto musicale. Dopo la realizzazione di Il Nostro Caro Angelo (di cui ho parlato mesi fa) che presentava già sonorità diverse che erano progressive rock, alcune idee per questo album stavano già nascendo. In quel periodo Battisti decise di formare un gruppo chiamato Il Volo, che nacque per idea di entrambi ma soprattutto di Mogol.

Spinto dalla voglia di accrescere la sua cultura musicale, e dato che l'idea del progetto Il Volo (per fare concorrenza ai FPM) non è andata a buon fine, si è deciso di fare un tour promozionale nell'America Latina soprattutto Argentina e Brasile. Un po' per l'euforia del carnevale brasiliano, un po' per l'amore verso questa cultura, l'ispirazione inizia a prendere forma e così decidono di sperimentare queste sonorità e le prime foto in studio d'incisione con abiti simil brasiliani, confermano il tutto.

Le sonorità del disco spaziano tra pop, samba, musica latina con accenni di rock progressivo e per l'epoca questa era sicuramente e sinceramente un'innovazione senza precedenti data la portata delle sonorità. I testi invece dimostrano vari aspetti visti dall'uomo tra cui: i rapporti di coppia dove a volte si trovano due adolescenti, e anche degli adulti. Si parla anche dell'io poetico maschile e il tu femminile e anche in maniera retrospettiva. Troviamo anche a livello di tematiche, una sorta di antagonismo tra entrambi i sessi e ciò è presente in gran parte delle canzoni.

Una caratteristica curiosa risiede nel fatto che molte di esse sono prive di ritornelli (eccetto Due Mondi in cui la voce che canta è di Mara Cubeddu) che per un ascoltatore possono sembrare spiazzanti. Segnalo anche il fatto che il disco sempre con la sua verve autoriale, riesce a parlare anche di erotismo tra entrambi i sessi, malinconica rassegnazione e diversi temi d'amore esplorati in tanti modi.

La registrazione del disco tra ripensamenti, produzione, viaggi, scelte e dubbi, ha richiesto almeno sei mesi. Il tutto è servito per creare una perfetta opera rock latina che nel suo complesso è decisamente funzionale. Ma Battisti che ama rendere tutto interessante, ha avuto un'idea geniale: in canzoni come Abbracciala, Abbracciali, Abbracciati e Macchina Del Tempo, le parole sono estremamente difficili da ascoltare dato che la sua voce è stata missata a volume molto basso, e coperta anche da diversi effetti sonori. Tale metodo è stato applicato per costringere l'ascoltatore a porre maggiore attenzione, a concentrarsi maggiormente sul testo e sulla sua interazione con la musica, diventando in un certo senso coautore del brano.

Ma la copertina che cosa rappresenta si chiedono molti? Raffigura dei bambini che danzano intorno a una donna ovvero  l'attrice Dina Castigliego. A tal proposito Cesare Montalbetti ha dichiarato:"Il titolo del disco ispirò l'immagine, così decisi di rappresentare l'anima latina con la figura di una donna florida, ma dallo sguardo triste. Dina, una signora dalla simpatia esplosiva, l'avevo già fotografata per la copertina dei Flora Fauna Cemento. Attorno le radunammo, sul prato del Mulino, una schiera di bimbi, tutti figli dei nostri amici. Con l'ausilio di pentole, coperchi, trombe e trombette si organizzò un baccanale, facendo divertire tutti i presenti".

A differenza dei dischi precedenti, questo album è meno popolare ma nonostante tutto, è riuscito a vendere più di 250.000 copie vendute diventando l'ottavo album più venduto del 1975 in Italia. La critica però non è stata molto generosa con l'album dato che è stato stroncato subito dato che secondo loro, era una sorta di bluff musicale. Tuttavia negli anni è stato rivalutato anche all'estero e in Italia, è stato definito come uno dei dischi più rivoluzionari della musica italiana. 

Anima Latina non ha una canzone migliore che posso consigliare perchè sono tutte belle e va ascoltato da cima a fondo. 50 anni dopo è ancora rivoluzionario, iconico, spiazzante e soprattutto coraggioso per un'epoca in cui se osavi, eri visto come un disperato. Battisti 50 anni fa ha capito come rivoluzionare la musica italiana e visto il suo immenso intelletto e genio, devo dire che ci è riuscito. Questa è storia della musica.

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