Pino Daniele - Bella 'Mbriana (1982)


Sappiamo dell'immenso talento di Pino Daniele e sappiamo che ha lasciato dei dischi iconici nella cultura e nella musica italiana. Uno di questi si chiama Bella 'Mbriana che è uscito nel 1982. Ma vediamo cosa c'è dietro.

Nel 1980 il grande pubblico (anche oltre i confini italiani) ha saputo amarlo grazie a Nero a Metà e Vai Mo'... Dischi con cui ha fatto conoscere il suo innato talento per la musica jazz e blues in gran parte dell'Europa. Il disco è nato tra il 1981 e il 1982. e vanta alcune collaborazioni internazionali importanti (a livello di produzione) tra cui: Alphonso Johnson e Wayne Shorter che provengono dai Weather Report, oltre a Tullio De Piscopo e Joe Amoruso.

Il disco ruota intorno alla fifgura della 'mbriana che è l'anima della casa che incarna lo spirito benigno... Una sorta di folletto buono che è capace di rivoluzionare gli eventi con un finale positivo. Le sonorità del disco spaziano tra pop, blues, jazz, che sono state arrangiate divinamente dato che Pino Daniele, ha sempre avuto la massima cura e il massimo rispetto per ogni disco che ha scelto di creare.

Nei testi del disco parla del suo amore per Napoli, del sogno americano e dell'America inteso come luogo di fortuna (d'altronde è definita la terra delle possibilità) e vari argomenti legati all'amore in sè. E grazie anche all'aiuto di ony Esposito, James Senese, Rino Zurzolo, Enzo Avitabile, il disco suona altamente sublime ed internazionale. Infatti sembra un disco più internazionale che italiano. Inoltre in questo disco cantra in tre lingue: inglese, napoletano e italiano.

Riguardo al progetto, lo stesso Pino Daniele lo ha così commentato:"La bella ’mbriana, nella tradizione popolare partenopea, è l’anima della casa, un folletto benigno che vive in simbiosi con essa, non ha epoca non ha età, ma può intervenire e cambiare gli eventi. A mio avviso “Maggio se ne va” è il pezzo più significativo, ricordo che Wayne Shorter mi scrisse su un foglio di musica la melodia e sotto le note ci mise una frase che non potrò mai dimenticare: “Da queste note tutti capiranno da dove vieni ed il vento porterà le tue melodie in giro per il mondo”.

Ha aggiunto altro dicendo:"La Bella ‘Mbriana sarebbe in realtà una principessa napoletana, che vagava per i vicoli come un’ombra, poiché aveva perso la ragione a causa di un amore infelice (“bonasera a chi avanza ‘o pere c’ò core rutto”). Per proteggerla, il re suo padre la faceva seguire, ricompensando con doni anonimi, quelle case in cui la fanciulla veniva accolta e rifocillata."

Vi lascio un pezzo di una recensione che sicuramente vi convincerà ad ascoltarlo:" Tutto l'album in generale gode di produzione iper-effettata e arrangiamenti di precisione chirurgica: l'allettante title track "Bella 'mbriana" (utilizzata come sigla del programma tv "Sotto le stelle") unisce gusto sudamericano ad armonie mediterranee, mentre in apertura la suggestiva "Annare'" sopporta le rughe del tempo con pochi passaggi semplici di chitarra acustica aggraziati da flauto-synth e una scrittura facile che invoca libertà ("e curre, curre forte pe' nun te fa piglià, e anuje ce resta 'o tuorto 'e chesta libbertà").

La disturbata "Mo basta" impenna i toni con frenesia-rock alla Talking Heads (rimanda alla loro "The Great Curve" su "Remain In Light"), notevoli pure il funky-soul sbilenco "Ma che mania" e lo strumentale jazzy "Toledo", in omaggio a una delle vie più affollate di Napoli. "E po' che fà" dispensa poesia purissima in blues minimalista sospeso tra sei corde e arpeggi tastieristici, doveroso infine un paragrafetto a parte riguardo "Tarumbò", feroce satira anti-papale camuffata in parlèsia, ossia quel gergo rimasto segreto sino agli anni 50 del Novecento comprensibile solo a una ristretta cerchia di musicisti (ma anche malavitosi, nomadi e, in origine, "posteggiatori", sorta di rimatori di strada con piazzola riservata, ben distinti dagli odierni custodi abusivi dei parcheggi)."

Il disco è stato infine pubblicato il 19 Aprile 1982, ed è stato un enorme successo di pubblico e critica. Infatti è stato considerato quasi all'unanimità come uno dei suoi migliori progetti in assoluto. Pino Daniele ha saputo varcare i confini internazionali con gusto e stile, e ha saputo certamente farsi strada in un mondo che aveva bisogno di rivoluzioni musicali. Bella 'Mbriana è sicuramente una delle maggiori rivoluzioni della musica italiana e non posso consigliarvi una sola canzone, dato che è da ascoltare per intero. Lasciatevi trasportare da questo immenso pezzo d'arte.

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