Franco Battiato - Gommalacca (1998)


Non possiamo certamente discutere l'immenso talento del Maestro (con tanto di M maiuscola) ovvero Battiato. E nel 1998 ha dimostrato ancora una volta che lui e il rock, sono due binari che si incontrano alla perfezione. Gommalacca è uno dei migliori progetti mai creati nella storia della musica italiana. Ma scopriamo come è nato.

Sappiamo che Battiato ama sperimentare e che certamente, ha saputo sfondare numerose barriere della musica italiana, e nel 1997 ha deciso di rimettersi in gioco per stupire ancora una volta il suo pubblico. Grazie a dei riferimenti onnipresenti alla cultura popolare (omaggi a Maria Callas, a Bellini) e soprattutto riesce a sconvolgere l'ascoltatore con delle produzioni che sono un misto tra sperimentazione, e follia pura. È riuscito a portare nel disco atmosfere rock mischiando la lirica, la pazzia, la confusione mentale, e riesce proprio a farti vivere quelle emozioni folli.

Il disco come dicevo, ha delle sonorità hard rock che seguono una sorta di ripetizione e continue manifestazioni di follia musicale. Nei testi poi è riuscito a trattare diversi argomenti tra cui: l'amplesso sessuale, l'amore, la pazzia, le inquietudini, e tutte quelle situazioni scomode di politica sui sappiamo che Battiato si è sempre scagliato (anche a sue spese) criticando con classe l'ipocrisia italiana.

Vi lascio alcuni stralci dei significati delle canzoni: Shock in My Town: Il testo indugia sulle visioni di una società riportata allo stato primitivo proprio a causa dell’eccesso di tecnologia. Da segnalare che nel periodo precedente all’uscita di Sulle corde di Aries Franco parlava già di volere dedicare il nuovo disco (cosa poi non avvenuta) alla storia di una popolazione antica riportata a uno stato di barbarie proprio dalle macchine."

Auto Da Fè:"Il titolo in spagnolo significa “Atto di fede” e nei domini dell’impero spagnolo era la proclamazione di un giudizio pronunciato dal Tribunale dell’Inquisizione. Solitamente si usa quando si vuole rinnegare un’idea, un sentimento, un desiderio. Battiato parla dell’innamoramento che, a causa della ruggine del tempo, spesso viene meno gettando la coppia nell’apatia. Per sfuggire a tale stato Battiato propone il compimento dell’atto sessuale senza alcun trasporto amoroso, in una dimensione più vicina agli animali che alla razza umana, abituata a complicare tutto con l’intelletto e il sentimento.

Casta Diva:" Il brano racconta in maniera descrittiva alcuni episodi della travagliata esistenza della cantante di origine greca giunta a New York ancora nel grembo della madre. La stessa madre che in seguito farà ritorno in Grecia con la figlia, all’epoca “una ragazzina assai robusta” che soffriva di una disfunzione che la portava a prendere peso."

Il Ballo Del Potere:"Sullo sfondo un campionamento da un brano etnico a visualizzare il ballo del potere del titolo come rito sciamanico per l’accumulo di energia. Balli del potere sono però anche le strategie politiche atte alla conquista di una poltrona.

La Preda:"La preda mette in scena uno stato di inquietudine che poi sfocia in un rapporto sessuale. In una pausa soffusa con il ritmo costante in sottofondo (0:57) Franco e Ginevra Di Marco descrivono l’amplesso che, sfruttando le tecniche del Tantra, provoca un orgasmo che è anche estasi mistica, perdita dei propri contorni.

Il Mantello e La Spiga:"Campionamenti di cicale, rumori elettronici e un delicato tema di tastiere inaugurano una selva di immagini sul tempo che scorre, sull’affidarsi all’antica saggezza e seguire se stessi indipendentemente da ogni avversità (“Lascia tutto e seguiti”). Il tutto con la consapevolezza di essere solo una parte di un lungo ciclo di reincarnazioni che quando giungeranno alla fine renderanno liberi.

È Stato Molto Bello:"Il momento più poetico di Gommalacca, una breve lirica che si snoda e poi torna da capo in un carosello di frammenti che non necessariamente devono dare un senso univoco al testo, ma che anzi servono a donare all’ascoltatore scampoli di illuminazioni: “i colli dei cigni” che “splendono alla luce”, “i mille barbagli” che “trafiggono le palpebre”, “la tarda estate”, “il fuoco che bruciò Roma”, “le ombre oltre la sera.

Quello Che Fu:"Ricordi di una intensa storia d’amore del passato su un tappeto di tastiere, con la voce appassionata di Franco ad arrendersi all’evidenza di ciò che è stato e che non tornerà. Una baraonda di immagini che dal personale si sono spostate all’universale con riflessioni filosofiche (“La distinzione tra bene e male”), religiose (“La ripida discesa dal cielo alla terra”), geografiche (“La circumnavigazione”), esistenziali (“La gioia e il dolore dell’esistere”) ed evolutive (“Le emozionali imprese della specie”).

Vite Parallele:"Qui Battiato descrive il concetto delle vite che si muovono simultaneamente in più universi, il potere toccare con mano questa consapevolezza tramite la meditazione e il giungere a un’idea di vita eterna. Il titolo del brano cita il filosofo greco Plutarco e si sofferma in maniera decisa sulla reincarnazione

Shakleton:"Alla figura del valoroso capitano (scritto Shakleton al posto di Shackleton) è dedicata la mini-suite che chiude in bellezza Gommalacca. Shakleton è divisa in tre movimenti: La storia, Il ricordo e Sage mir warum (“Dimmi perché”) e si avvale del recitativo iniziale di Manlio Sgalambro che in un’atmosfera notturna e onirica, come stesse parlando nel sonno, declama: “Una catastrofe psicocosmica mi sbatte contro le mura del tempo.

Ora che sono riuscito a portarvi i significati del pezzo, vi parlo dei singoli bomba di questo pezzo di pura arte musicale. Il primo singolo ovvero Shock In My Town, è stato pubblicato nel Settembre 1998. Le sonorità sono puramente hard rock (con folle sperimentazioni) e nel testo fa un'aspra critica sul fatto che la tecnologia ha preso il sopravvento sull'uomo. Il tutto con un ritornello potente, che esplode di botto. Questo pezzo è uno dei suoi maggiori successi, ed è considerato come uno dei suoi migliori singoli in assoluto... E come dare torto direi.

Il Mantello e La Spiga è stato il secondo singolo, pubblicato sempre nel 1998. Sempre dalle sonorità hard rock, il testo parla del tempo che scorre, e di lasciarsi andare alla voglia di essere se stessi, consapevoli che siamo parte di un lungo cerchio di reincarnazioni. Vite Parallele è stato il terzo ed ultimo singolo, sempre pubblicato nel 1998 e sempre con sonorità rock. Si parla del concetto delle vite, intese come vite che si muovono in più universi, con la consapevolezza di giungere alla vita eterna.

L'album è stato infine pubblicato il 24 Settembre 1998, ed è stato immediatamente considerato dalla critica come una delle pietre miliari della musica rock, e della musica italiana in generale. Ha venduto più di 250.000 copie, ed è uno dei suoi dischi di maggior successo in assoluto.

Battiato non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Che cosa c'è da fare? Ascoltatelo tutto perchè è un cavolo di capolavoro. Basta.

Canzoni migliori: tutte.

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