Lucio Corsi - Volevo Essere Un Duro (2025)
Se a Dicembre mi avessero detto (durante l'annuncio dei cantanti in gara a Sanremo) che avrei apprezzato Lucio Corsi, sicuramente ci avrei creduto seppur con qualche voglia di capire, per quale motivo tutto ciò sarebbe potuto succedere.
Eppure è successo... E lo testimonia il fatto che mi trovo qui a parlare del suo nuovo album ovvero Volevo Essere Un Duro, fresco fresco di pubblicazione dato che è uscito Venerdì. Ma perché mi è piaciuto? Ora lo saprete.
Io appartengo a quella generazione (o a quel gruppo) di persone che non ha mai conosciuto Lucio Corsi fino alla fine dello scorso anno... Quindi quando ho scoperto il suo nome a Sanremo, mi sono immediatamente chiesto chi fosse. Quando ho sentito la sua canzone a Sanremo, l'ho apprezzata sin dall'inizio... E questo mi ha portato ad ascoltare la sua intera discografia.
Questo album mi ha colpito molto... Ma prima di continuare su questo, vorrei farvi sapere qualcosa in più su questo progetto. Lucio Corsi è attivo sulle scene ormai da anni, ed ha ottenuto certi consensi da un pubblico maggiormente di nicchia. Eppure una persona in particolare lo scorso anno, ha notato il suo talento e l'ha scritturato per la sua serie TV: Carlo Verdone.
Infatti Carlo Verdone ha scelto di inserirlo nella sua serie Vita Da Carlo (precisamente nella terza stagione) in cui ha ricoperto il ruolo di direttore artistico di Sanremo. E curiosamente a vincere, è stato proprio Lucio Corsi in questo ipotetico futuro alternativo.
Nello stesso periodo tuttavia, lui stava già lavorando al progetto. L'intenzione principale di Corsi era quella di reinventarsi oltre che a voler reinventare gran parte del suo passato. Lui stesso ama narrare diverse situazioni in ciò che scrive, e si è espresso così:"Io sono molto affezionato alle canzoni con protagonisti dei personaggi particolari. Le loro, in effetti, possono essere storie piccole, ma contenere un’epica che merita di essere raccontata e che a volte è più interessante di quella delle grandi vicende. Solo che oggi ci sono sempre meno pezzi che si concentrano su questo tipo di personaggi. A me interessa invece approfondire questo genere, questo modo di fare canzoni. Inoltre mi piace l’idea che questi brani mettano le ali, che partano dalla realtà e volino oltre."
Proprio su questo concetto, si è espresso così:"È un disco che parla di adolescenza, ci sono ricordi miei e di altri e facendo così ho provato a reinventarmi l’adolescenza o il passato, perché il futuro è sorprendente, mentre il passato lo conosciamo già: guardando indietro e reinventandocelo, quindi, ci fa cambiare i passi verso il domani, perché cambiando il passato ti muovi meglio nel futuro."
Riguardo alla scelta di inserire pochi pezzi, ha aggiunto:"Mi piacciono gli album corti. I dischi che preferisco sono tutti composti da 8 o 9 tracce. Poi mi piacciono anche quelli più lunghi, ma in genere preferisco questi sintetici."
Vi lascio altre sue dichiarazioni:"Nelle canzoni del passato che amo, spesso si raccontavano vicende di persone, ora invece si raccontano momenti precisi, stati d’animo collocati nel tempo. Io sono affezionato a quelle canzoni là, che parlavano di personaggi. La forma di racconto è una cosa da continuare a fare fa parte del cantautorato italiano, così ogni album era una piazza, un palazzo con personaggi che si incrociano."
Le sonorità del disco sono puramente rock (con accenni di pop e hard rock) e nei pezzi c'è gran parte della sua vita degli ultimi anni che ha così raccontato:"Molte delle storie dell'album hanno a che fare con il passato, con l'adolescenza, sono storie vissute da me, o da amici, o da altri o da persone che ho inventato. Reinventare il passato è qualche cosa di magico. Il futuro è sorprendente, il passato in teoria no perché lo abbiamo già vissuto. Per questo se lo si rielabora può sorprendere esattamente come il domani, può avere lo stesso effetto e permette di crearsi un'altra storia personale. Io sono molto affezionato alle canzoni con protagonisti dei personaggi particolari. Le loro, in effetti, possono essere storie piccole, ma contenere un'epica che merita di essere raccontata e che a volte è più interessante di quella delle grandi vicende."
Il primo singolo che ha ufficialmente anticipato l'album, è Tu Sei Il Mattino che è stato pubblicato nel Novembre 2024, in concomitanza con il suo utilizzo nella terza stagione di Vita Da Carlo di Carlo Verdone. Ha delle sonorità glam rock, e il testo parla di un racconto di un amore giovanile e del fatto che il tempo riesce sempre a formare dei nuovi ricordi... Soprattutto se sono legati al primo amore. In seguito alla sua partecipazione al Festival, il pezzo sta ottenendo un certo successo.
Il secondo singolo è Volevo Essere Un Duro, pubblicato a Febbraio 2025 ed è stato presentato al Festival Di Sanremo. Anche questo singolo ha delle sonorità glam rock, ed è stato così descritto:"Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come pietre e perfetti come fiori, senza dirci che i fiori sono appesi a un filo. E poi anche del fatto che, spesso, è facile anche non divenire ciò che si sognava. Sono poche le persone che possono dire di essere diventate ciò che sognavano da piccoli o ciò che il mondo vorrebbe farci essere. Poi, magari, a volte non è nemmeno la via giusta. Ci capita di sognare cose che, alla fine, non sono così tanto meglio di ciò che siamo. Se la mia canzone fosse un'immagine, sarebbe un albero di quelli che sali da bambino, oppure una fionda."
Il pezzo ha ottenuto larghi consensi da pubblico e critica, e sta permettendo al pubblico di scoprire Lucio Corsi che è in attività dal 2015. Il singolo ha venduto più di 100.000 copie e ha conquistato così il suo primissimo disco d'oro. Oltre ad essersi aggiudicato il premio della critica Mia Martini, il pezzo è arrivato al secondo posto nella classifica della kermesse e parteciperà all'Eurovision Song Contest 2025.
L'album è stato pubblicato il 21 Marzo 2025, ed è stato accolto positivamente dalla critica... E vi svelo una curiosità: la copertina è stata disegnata da sua madre.
Allora, io dicevo appunto che non avrei immaginato di apprezzarlo così tanto e francamente non mi sembrava... Non so, non sembrava "facile" come cosa. Però il ragazzo è decisamente in gamba... Offre talento, cantautorato decente (e finalmente) e sa il fatto suo. Peccato che sia rimasto nell'ombra per 10 anni, perchè secondo me avrebbe potuto ottenere più consensi fin dall'inizio.
In un mare di dischi non spesso eccellenti, questo è un disco che si può definire come uno spunto piacevole... C'è assolutamente poco da obiettare. E se voi siete rimasti indietro negli anni '80 e se siete pronti a criticarlo solo perchè ai vostri tempi c'era di meglio, allora non fa per voi. Ci sono talenti bravi anche oggi se solo si smettesse di giudicarli basandosi sempre sul fatto che una volta c'era il meglio.
Disco da ascoltare per intero... Nessun pezzo è da scartare!!!!
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